CONTATTACI   • SPAZIO D'ARTE MAGOPOVERO   • PROSSIMI APPUNTAMENTI  
www.casadeglialfieri.it Casa degli Alfieri
Universi sensibili di Antonio Catalano
Armadi Sensibili  
Le Lucciole batticuore  
Popoli  
Padiglioni delle meraviglie  
Sagra del meraviglioso mondo di Odisseo  
La bibbia dei semplici  
Io sono patrimonio dell'umanità  
Le cappelle dei meravigliati  
Altre opere  
 
Tane  
Arte Natura  
Sirene dell'Alentejo  
Sirene a Evora  
Mondi invisibili  
Mondi Sotterranei  
Le cabine da mare  
Storie di pane  
Almanacco del giorno dopo  
Torre di Baden  
 
Il viaggio degli universi  
La casa sensibile  
Spettacoli  
La giostra del tempo  
Cantico dei semi  
Carnevale  
La giostra delle meraviglie  
Le valigie dei fili invisibili  
Mondi Fragili  
Concerto fragile  
Idee sussurrate  
Casa degli alfieri  

Tane
Installazione di Antonio Catalano

Le “tane” rappresentano una naturale conseguenza, più estrema per certi versi, degli armadi sensibili.
Sono anch’esse, come gli armadi, dei luoghi rifugio, dei luoghi protezione, dei luoghi mistero.
Ma, mentre l’armadio è in casa, ognuno sa dove si trova (ha solo per noi cambiato significato d’uso), la tana va scoperta.
Occorre seguire un percorso per arrivarci.
Ciò che si scoprirà nella tana è un mistero. Al visitatore della tana toccherà modificare in parte l’interno secondo propri gusti e inclinazioni utilizzando i materiali più diversi che troverà all’interno.
Solo il successore saprà cosa è avvenuto nella tana prima di lui. E toccherà a lui modificare, e così via.
Nel frattempo si perderanno le tracce delle varie trasformazioni o, meglio, tali tracce saranno presenti solo nei singoli visitatori.
Mentre l’armadio sensibile ha una valenza che tutti i visitatori possono riscontrare, nel caso delle tane “tutti” non esiste. Esiste solo il singolo individuo.



Dens
Installation by Antonio Catalano

‘Dens’ are a natural consequence, in a certain sense taken to extreme, of the ‘sensitive wardrobes’.
Like the wardrobes, they too represent a place of refuge, a place of protection, a place of mystery.
Yet, while the wardrobe is in the home and can be easily located (only for us has it changed use), the den has to be found.
A path must therefore be followed.
It is a mystery as to what you will indeed find in the den. The visitor must partly modify the interior according to his own tastes and inclinations, using a wide variety of materials available.
Only future occupants will know what has taken place in the den before their arrival. And they must continue the modification. And so on.
In the meantime the traces of the various transformations will be lost or, should we say, they will remain only with the individual visitor.
While the ‘sensitive wardrobes’ have a universal validity for every visitor, as far as the dens are concerned there is no ‘everybody’.
While the disappearing and transformed ‘ephemeral cities’ remain at least in a photographic state, as far as the dens are concerned there is not even this evidence.
What remains is the individual memory of the visitor, a memory which can be transmitted to others or held in silence, re-memorised through drawing or reactivated through the building of other dens. In solitude or in company.

Clicca sull'immagine per ingrandirla / Select the image to enlarge it









credits diritti riservati © Antonio Catalano