Testo italiano e inglese
Italian and English version
I padiglioni delle meraviglie
Opere e installazioni: Antonio Catalano
ambientazioni: Maurizio Agostinetto
organizzazione: Claudia Ponzone
amministrazione: Franca Veltro
Luci: Rocco Colaianna
Coproduzione casa degli alfieri – Festival Teatralia (Madrid)
“La meraviglia, ecco che cosa mi interessa: riabilitare lo sguardo alla meraviglia.
Se l’infanzia non è davvero un’età della vita, ma è un modo per guardare il mondo, la meraviglia è quel modo, quello sguardo. Lo stupore, il semplice stupore per qualcosa che ci passa sotto gli occhi ogni giorno, ma di cui non riusciamo più a vedere l’anima, bensì il solo guscio, la sola forma.
E allora i padiglioni vogliono sospendere lo sguardo quotidiano, rimetterlo su qualcosa di elementare (una foglia caduta, una nuvola che passa, una piccola emozione) e lì cercare di comprendere il mondo con gli occhi non più di un bambino o di un adulto, ma con gli occhi di una persona senza età.
Sette padiglioni delle meraviglie, perché quattro occhi meravigliati sono meglio di due;
sette padiglioni delle meraviglie, perché otto occhi meravigliati sono meglio di quattro;
sette padiglioni delle meraviglie, perché sedici occhi meravigliati sono meglio di otto…”
(Antonio Catalano)
I Padiglioni delle Meraviglie sviluppano la ricerca degli Universi Sensibili tra teatro e arte visiva.
Sette grandi tensostrutture ricreano le atmosfere magiche dei parchi dei divertimenti dell’Ottocento e ospitano altrettanti universi creati da Antonio Catalano, tutti da visitare, da conoscere, da vivere.
Il risultato è un’esperienza piena di emozione e suggestione.
The Marvellous Pavilions
Works and installations: Antonio Catalano
Stage designing: Maurizio Agostinetto
organization: Claudia Ponzone
administration: Franca Veltro
Lights: Rocco Colaianna
Coproduction casa degli alfieri – Festival Teatralia (Madrid)
“The amazement, that’s what interests me: to rehabilitate the look to the amazement.
If the infancy is not really an age of our life, but a way of looking at the world, the amazement is that way, that look. The astonishment, the simple astonishment for something which passes every day under our eyes, whose soul we can’t see anymore, we only can see his shell, his form.
So, the pavilions want to suspend our daily look, to put it back on elementary things (a fallen leave, a passing cloud, a little emotion), trying to understand the word not like a child or an adult, but like a not aged person.
Seven Marvellous Pavilions, because four amazed eyes are better than two;
seven Marvellous Pavilions, because eight amazed eyes are better than four;
seven Marvellous Pavilions, because sixteen amazed eyes are better than eight...”
(Antonio Catalano)
The Marvellous Pavilions develop the exploration of the Sensitive Universes between theatre and visual art.
Seven big tents re-create the magic atmospheres of the fairgrounds of the nineteenth century and contains seven universes created by Antonio Catalano, to be visited, known, lived.
The result is an experience plenty of emotion and fascination.
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